Il Natale, si sa, è anche una questione di sapori. Ma non tutti sanno che alcune delle prelibatezze più amate affondano le loro radici proprio nel nostro Nord-Est. Veneto e Friuli-Venezia Giulia vantano infatti una ricchissima tradizione di dolci di Natale, fatta di antiche ricette, profumi irresistibili e ingredienti semplici ma preziosi. Ecco un itinerario goloso alla scoperta delle ricette simbolo di queste due regioni.
Veneto: tra Pandoro e prelibatezze
Quando si parla di Natale in Veneto, il primo pensiero va subito al Pandoro, ma pochi sanno che il suo “antenato” si chiama Nadalin, un dolce tipico veronese che risale addirittura al XIII secolo. Nel 1868, il pasticcere Domenico Melegatti, partendo proprio da questa ricetta, dà vita al Pandoro come lo conosciamo oggi: nel 1894 ne registra il brevetto e lo battezza con il nome che rimanda al prestigioso “pan de oro” della Serenissima.
Anche il marzapane, spesso associato al Sud Italia, è strettamente legato al Veneto. Il suo nome deriva da Marci panis, “pane di San Marco”: i veneziani erano infatti i principali commercianti di questa pasta di mandorle nei mercati del Nord Europa.
Altra delizia veneta è il mandorlato di Cologna Veneta, dolce friabile a base di miele, albume e mandorle. Nasce nel Cinquecento e si diffonde in tutto il territorio della Serenissima, diventando una presenza importante nelle tavole natalizie.
Più rustica ma non meno interessante è la Pagnotta del Doge, originaria di Villadose (RO). Un dolce a base di fichi secchi, miele, noci e burro.
Con l’arrivo di gennaio, c’è ancora spazio per un’ultima bontà: la pinza, o pinsa. Preparata con pane raffermo, farina di mais e frutta secca, è la regina dell’Epifania in molte case venete.
Friuli-Venezia Giulia: dolci che raccontano storie
Passando il confine regionale, il Friuli-Venezia Giulia ci accoglie con dolci di grande carattere, spesso legati alla tradizione contadina e al folklore locale.
Gubana è il nome più celebre: una torta a spirale ripiena di frutta secca, pinoli, uvetta e spezie. Nata nelle Valli del Natisone, è oggi simbolo del Natale friulano.
Un altro classico è lo Strucolo de Pomi, un rotolo di pasta sottile farcito con mele, zucchero, noci e cannella. Più semplice della Gubana ma altrettanto saporito.
Le Fave dei Morti, piccole delizie a base di mandorle, nocciole e cacao, venivano tradizionalmente preparate per Ognissanti, ma oggi sono protagoniste anche del periodo natalizio. La loro forma ricorda chicchi di riso, simbolo di abbondanza e buon auspicio.
Infine, la Sbrisolona friulana, variante più rustica della mantovana, conquista per la sua friabilità e l’abbondanza di mandorle e nocciole. Un dolce da rompere con le mani e condividere, perfetto per chiudere in bellezza il pranzo di Natale.
Il periodo delle feste, in Veneto e Friuli-Venezia Giulia, è un viaggio tra i sapori autentici di un tempo. I dolci di Natale tipici di queste due regioni non sono solo buoni da mangiare, ma sono veri e propri racconti da tramandare.
